ANTROPOLOGIA SOCIALE

Toccare significa afferrare ma anche comprendere
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01 The Challenge

anno

2019

tecnica

Carta fotosensibile

Da quest’ultima, Raffaele Quida parte mettendo in scena il suo progetto incentrato sulla relazione tra il corpo umano e l’ambiente. Sei lavori su carta fotosensibile, che reagisce alla luce del sole e al contatto dell’artista, colorandosi e svelando il tocco umano attraverso spontanei e quindi non precostituiti gesti e azioni del corpo.

Dimostrando la stretta relazione esistente tra corpo, oggetto, spazio e tempo. Ci si trova di fronte a tavole che fanno intravedere il passaggio dell’uomo interrotte, nella loro monocromia, dal tocco dell’artista, oltre che dall’esposizione alla luce. Non vi è un racconto definito alla base, una storia da svelare, ma il risultato finale, le conseguenze del rapporto tra le cose. Si gioca sul “non detto”: non si vedono determinati gesti; non si mostrano le cause di tutto. Ci si limita a svelare ciò che accade, i risultati pratici di ogni suo intervento, l’elemento umano che vi resta impresso. In questa serie di opere, viene nascosta la presenza dell’uomo puntando la luce esclusivamente sulle impronte che questo passaggio lascia dietro di sé. I segni lasciati su questi fogli, attraverso un processo artistico di disegno, ricalco e di scansione, verranno successivamente riproposte su lastre dure in marmo, questi segni scavati saranno poi riempiti con la stessa polvere di estrazione. Scopo ultimo è quello di comprendere in modo concreto il passaggio umano sulla superficie e il processo creativo e quindi la relazione tra l’uomo, in questo caso l’artista, e le cose circostanti, nello spazio. Torna, anche qui, il tema del “non detto”. Si mostrano le impronte e ciò che è avvenuto ma non si manifesta ciò che genera il tutto.

02 The gallery