La ricerca di Raffaele Quida indaga la percezione dello spazio e l’interazione dell’individuo con esso attraverso la variabile temporale.

 Le sue opere si realizzano attraverso l’uso di vari media – disegni, sculture, installazioni, performance – e di materiali che attinge tanto da elementi naturali quanto da prodotti industriali

01 Immagine logica dei fatti

Le sue installazioni nascono da situazioni ambientali e trovano poi collocazione in ambiti destinati ad un pubblico più consapevole, dove l’ambiente stesso si trasforma in un luogo in cui porsi domande su ciò che è reale e ciò che è stato creato.

Questo è quello che succede con il progetto “Continuum”, un ciclo di installazioni urbane e performance. Il concept attorno a cui ruota tutto il corpus è il corpo, dal momento del concepimento-nascita, ai coinvolgimenti relazionali e sociali.

02 Continuum

Simili a trasmutazioni alchemiche, le opere in mostra, pur nella profonda diversità concettuale e costitutiva, rinviano ad un piano unificante del lavoro dell’artista, ad una trama di significati aperti a un continuo flusso d’idee.
Indipendentemente dalla natura con cui si manifestano, pittorica, scultorea o installativa, le sue creazioni sono le proiezioni di una vita condivisa, tracce sensibili di un passaggio continuo e partecipato, regolato dal tempo e dallo spazio che l’uomo, spesso invano, tenta di comprendere e manipolare

03 Camere di registrazione

Le sensazioni che proviamo nel guardare il tempo fermato nella lastra di granito e il tempo in divenire della carta termica riguardano un processo percettivo di sensazioni.
L’uso della carta termica ci riporta alla produzione del tempo, al tentativo di dare spazio alle sedimentazioni. Il tempo per Quida è memoria, emozione e visione.

04 Perimetro del sensibile

La storia ci ha dimostrato come la vera arte e la vera cultura si siano spostate nello spazio e nel tempo non attraverso la comprensione totale e la traduzione pedissequa, non attraverso la fusione in laboratorio di elementi eterogenei, non attraverso la memoria completa del passato e la seriosità; al contrario.
L’arte vive, si riproduce e cambia in forme sempre nuove grazie al fraintendimento, alla dimenticanza feconda, all’accumulo, al gioco, al tradimento, e soprattutto al con-fondere come gesto erotico riproduttivo.

05 Altars